Come scrivere una sinossi perfetta

Come scrivere la sinossi
Indice

Hai finito di scrivere il tuo romanzo, hai investito tempo e salute mentale nella sua revisione e ora è finalmente arrivato il momento di tentare la sua pubblicazione. Ti prepari, quindi, a inviare il manoscritto alle case editrici, ma ecco che ti presentano una richiesta inaspettata: la sinossi.

Oddio, e adesso?

Respira, non è la fine del mondo.

Sappiamo quanto possa sembrare un ostacolo insormontabile, ma, fidati di noi, con il giusto impegno e grazie ai nostri consigli, sarai in grado di presentare una sinossi che stupisca anche il più severo degli editori!

Libri fantastici lumien

Che cos’è una sinossi?

Partiamo dalle basi. Cos’è una sinossi? Perché ne viene chiesto l’invio insieme al manoscritto? Queste non sono domande affatto banali. Sapere con precisione cos’è e quali scopi deve assolvere ci aiuta a capire come scriverla nel modo più efficace possibile.

La sinossi è il riassunto completo di un’opera letteraria, un compendio che permette di mettere in luce gli elementi più significativi della trama del libro, la struttura centrale e le articolazioni fondamentali. Le case editrici iniziano a valutare una proposta leggendo proprio la sinossi, grazie alla quale sono in grado di effettuare una prima scrematura. 

Siamo sicuri che, a leggere queste parole, avrai subito pensato: “Allora, se è un riassunto del mio libro e la prima cosa che un editore legge, devo scriverla il più accattivante possibile!”.

Ecco, non esattamente.

È importante chiarire fin da subito la differenza fra due termini: sinossi e quarta di copertina.

Gli scrittori esordienti tendono spesso a confonderli, eppure le loro caratteristiche sono completamente diverse, così come lo sono gli usi che se ne fanno.

  • La quarta di copertina è rivolta al potenziale lettore e il suo scopo è catturare l’attenzione, affinché proceda all’acquisto di quel romanzo. Una quarta, attraverso pochissime parole, deve riuscire a vendere il libro. Deve raccontarne l’anima e convincere il lettore della bontà di quello che si sta per leggere, senza svelare in alcun modo dettagli importanti della trama.
  • La sinossi, invece, è rivolta ai professionisti dell’editoria ed è un riassunto ragionato dell’opera, in grado di dare una visione d’insieme, senza tralasciare i dettagli fondamentali. La sinossi non verrà mai letta dai lettori, ma servirà unicamente a mostrare a editori e curatori editoriali la potenza della storia che si sta presentando.

Ok, è già più chiaro, ora. Ma cosa volete di preciso da me? Cosa devo scrivervi all’interno e, soprattutto, come?

Vediamo insieme le caratteristiche imprescindibili che deve avere una sinossi ben scritta.

Cosa inserire nella sinossi

Come abbiamo spiegato poco più sopra, la sinossi non è rivolta al lettore, bensì all’editore, o ad altri professionisti dell’editoria (come agenti letterari, consulenti editoriali, etc.), i quali devono potersi fare un’idea, quanto più esaustiva possibile, del romanzo nel minor tempo possibile.

Quindi, cosa ci deve essere all’interno?

I dati essenziali

È importante che la sinossi sia esaustiva e completa e contenga tutta quella serie di informazioni basilari e immancabili, come inizio, svolgimento e fine del romanzo, senza tralasciare eventuali colpi di scena importanti ai fini narrativi. Devi inserire tutto quello che possa fare colpo sull’editore, tralasciando però tutto il resto.

È un esercizio di stile e sintesi molto complesso, ma dalla scrittura della sinossi l’editore è già in grado di comprendere la maturazione dello scrittore, nonché il valore della storia e della scrittura.

Le 5 W

Ti ricordi delle 5 W, quella regola che ti hanno insegnato alle elementari e che speravi di poter archiviare sotto una serie sconfinata di altre informazioni inutili? Ora, invece, ti consigliamo di andare a recuperarla ed estrarla dai meandri della tua memoria, perché ti tornerà molto utile.

Le 5 W, per rinfrescare la memoria, sono “Who?”, “What?”, “Where?”, “When?” e infine “Why?”, e servono quindi ad aiutare a descrivere un fatto in maniera minimale, ma senza tralasciare alcuna informazione essenziale.

Seguendo la traccia di queste domande, sarai in grado di includere nella sinossi tutto ciò che effettivamente serve, senza perderti o dimenticare nulla. Ecco alcuni esempi di domande a cui rispondere:

  • Chi sono i personaggi principali?
  • Cosa accade loro?
  • Quali sono gli eventi narrati?
  • Dove si svolgono?
  • Quando si svolgono?
  • Qual è l’intreccio? Come vengono narrati i fatti?
  • Ci sono dei temi universali? Degli archetipi narrativi?

Il tuo pubblico

Tra le righe deve emergere chi è il tuo pubblico di riferimento, il tuo lettore ideale, se appartiene ad un genere letterario preciso. Questo è fondamentale per due motivi:

  1. aiuta l’editore a capire fin da subito se il romanzo è di suo interesse, in quanto fa riferimento a un target che intende colpire.
  2. permette di valutare se il romanzo è effettivamente in linea con quel pubblico o se dovrebbe fare riferimento a un target diverso.

Il finale

Fra tutte le sinossi che ci arrivano, solo il 15-20% di queste presentano il finale, ed è un errore gravissimo. La sinossi deve sempre presentare il contenuto dell’atto conclusivo, perché questo è fondamentale per capire dove l’autore vuole andare a parare e per valutare il viaggio dell’eroe, il percorso dei protagonisti.

Ricordati che l’editore non è un lettore. Deve comprendere ogni elemento importante della storia, e il finale è essenziale in questo.

Il conflitto

Se hai studiato narratologia, cosa che consigliamo di fare a tutti gli autori emergenti, saprai sicuramente che ogni libro, ogni storia, nasce da un conflitto (ad eccezione di alcuni rari casi). Il conflitto è la base della narrazione e definisce l’avvio, lo sviluppo e la conclusione della storia.

Ne esistono essenzialmente di tre tipi:

  • Conflitti extrapersonali (uomo vs natura, uomo vs tecnologia, uomo vs sovrannaturale, uomo vs società)
  • Conflitti personali (uomo vs uomo, uomo vs famiglia)
  • Conflitti interiori (uomo vs se stesso, uomo vs fede)

Un’altra suddivisione li vede più semplicemente caratterizzati in: conflitti interni e conflitti esterni.

Quello che importa è che il conflitto emerga dalla sinossi. Deve essere ben chiaro qual è il motore trainante della storia. Se scrivendo la sinossi ti accorgi dell’assenza, o inconsistenza, di un conflitto evidente, forse è il caso di tornare a lavorare sulla storia.

La lunghezza della sinossi

Contrariamente a quanto si pensi, non esiste una regola scritta o comunemente condivisa su quanto debba essere lunga una sinossi: il miglior consiglio che possiamo darti è quello di controllare i siti delle varie case editrici, nella sezione in cui parlano dell’invio dei manoscritti, oppure di inviare una e-mail di richiesta informazioni.

In ogni caso, in linea generale, la sinossi è da intendersi di massimo 1800/2000 battute (spazi inclusi). Noi di Lumien, almeno, la vogliamo così.

E se si tratta di una saga?

La nostra è una casa editrice specializzata in fantasy e fantascienza, ragion per cui spesso ci viene chiesto come poter raccontare tutta la storia all’internodi una sola sinossi. Sappiamo, infatti, che i romanzi di questi generi appartengono spesso a saghe, anche piuttosto lunghe. Raccogliere una storia di quattro libri senza dubbio non è semplice.

Quindi, come fare?

Anche qui la migliore soluzione che vi viene incontro è chiederlo alla CE alla quale state inviando il manoscritto.

Nel nostro caso chiediamo due sinossi separate, della stessa lunghezza: una per il libro inviato e una per la saga completa.

Questi due elementi sono più che sufficienti per comprendere la validità dell’idea e la potenza della storia, non preoccupatevi.

I nostri consigli per scrivere una sinossi efficace

Abbiamo spiegato che la sinossi, essenzialmente, è un riassunto della tua opera. Non esiste un metodo universale per scriverla, solo delle indicazioni generali.

Inoltre, ogni persona è diversa, così come lo è ogni romanzo, pertanto deve essere l’autore di quel testo a ritagliare su di sé un metodo a lui congeniale, nonché adeguato all’opera che ha scritto.

Però queste sono le informazioni che si trovano ovunque, alla fine, e che quindi sono accessibili a tutti. Ci tenevamo a darti dei consigli che si basano sulla nostra personalissima esperienza.

 

Scrivila meglio di un libro

Parliamo da editori quando ti consigliamo di scrivere la sinossi meglio del manoscritto stesso. Passaci giornate intere sopra, settimane, se necessario. La sinossi deve portarti via le notti. Ci dispiace, ma è così. Devi comprendere il valore che ha, l’importanza che può rivestire nel permetterti di divenire un autore affermato. La sinossi è lo strumento più prezioso che hai fra le mani, ma se non usato a dovere rischi che ti si rivolga contro.

Abbiamo letto un numero esagerato di sinossi, e possiamo assicurarti che siamo tranquillamente in grado di definire la bravura di uno scrittore da come l’ha scritta. Non ci aiuta soltanto a capire quali eventi accadano all’interno del libro e quali spunti narrativi originali vi sono presenti, ma ci permette anche di apprezzare, o meno, la scrittura dell’autore.

Proprio per la sua natura, la sinossi richiede grandi capacità e competenze per essere scritta in modo efficace. In poche parole bisogna essere in grado di spiegare, in modo elegante, potente, veloce e fresco, la storia, mostrando così le proprie capacità di autori.

I problemi più comuni nelle sinossi

Ogni giorno riceviamo manoscritti e annesse sinossi da aspiranti autori, e ci sono delle costanti che vogliamo segnalarti, in modo tale che tu possa evitare di incappare negli stessi errori di altri che, prima di te, ci hanno inviato una sinossi sbagliata o scritta male, che ci ha fatto storcere il naso ancor prima di leggere il manoscritto.

Autoreferenzialità

Importantissimo è che la sinossi non contenga commenti o elogi sul proprio romanzo: per quanto ami il tuo manoscritto e lo ritenga un capolavoro, scriverlo all’interno della sinossi non solo è una perdita di spazio prezioso, che potresti sfruttare per descrivere meglio la trama, ma anche una possibile nota negativa agli occhi di chi la deve valutare.

Per quanto concerne la nostra esperienza, la scrittura migliore l’abbiamo riscontrata negli autori più modesti.

 

Creatività d’effetto

Non fraintenderci: amiamo la creatività, o non faremmo questo lavoro. Siamo costantemente alla ricerca di romanzi ricchi di immaginazione e originalità, carichi di talento e ricerca. E questo vale anche nella sinossi, al cui interno deve trasparire l’ingegno e l’originalità della trama.

Questo, tuttavia, non va confuso con la creatività “markettara” e pubblicitaria: inserire nella sinossi frasi accattivanti o addirittura slogan non solo suona male, ma non è richiesto: la sinossi non è una quarta di copertina, che deve invogliare un possibile lettore a comprare il romanzo, bensì si rivolge all’’editore, che si aspetta di leggere il racconto ordinato della storia dall’inizio alla fine, esposto in modo lineare, logico e obiettivo.

Focus su trame secondarie

Lo sappiamo tutti: una side-quest è ciò che completa l’avventura, e anche se non ha ripercussioni dirette sulla trama principale, rende il romanzo più piacevole da leggere e aiuta a costituire il world-building e a dare maggiore tridimensionalità ai personaggi.

Tuttavia, inserire all’interno della sinossi anche le trame secondarie potrebbe togliere spazio a quella principale, che non verrebbe così raccontata a fondo e potrebbe anche venire così penalizzata.

 

Riassumendo

  • La sinossi è un’attenta sintesi degli eventi che permette all’editore di ottenere un’idea d’insieme dell’opera.
  • La sinossi deve contenere ogni elemento narrativo importante (inizio, svolgimento e fine) e contenere i colpi di scena più impattanti e in grado di suscitare l’interesse dell’editore, tralasciando tutti gli altri elementi.
  • La sinossi non deve presentare contenuti soggettivi, giudizi morali o valutazioni sulla storia stessa e, soprattutto, sulla sua qualità.
  • La sinossi NON è la quarta di copertina, perciò non puntare alle frasi ad effetto.
  • La sinossi, in linea generale, deve essere redatta in un massimo di 1800/2000 battute, spazi inclusi. Per evitare errori bisogna sempre leggere con attenzioni le richieste specifiche di ogni casa editrice.
  • La sinossi serve ai professionisti dell’editoria per capire se abbia senso o meno iniziare a leggere il manoscritto che gli è stato inviato. Serve a convincerli della qualità della storia che hanno fra le mani.
  • La sinossi deve essere scritta al presente indicativo e in terza persona.
  • La sinossi non deve presentare trame secondarie o elementi narrativi non utili alla comprensione generale della storia.
  • Dalla sinossi deve emergere anche la vostra bravura come scrittori. Curatene lo stile e la forma. È il vostro biglietto da visita, e in quanto tale deve essere perfetto!

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Alvise Canal
Alvise Canal
Alvise nasce come instancabile sognatore e scrittore notturno. Dopo una proficua carriera nel web marketing, avvia la casa editrice Lumien, all'interno della quale lavora come editore.

29 Commenti

    1. Felici di averti aiutata 🙂
      Speriamo che la nostra guida ti porti a scrivere tante sinossi perfette!

  1. Tre omicidi legati dal luogo e dai personaggi della comunità. Questo è il mio dilemma. Mi dicono che devo fare in modo di legarli anche nella sinossi, compito non facile se non voglio superare i 2000 caratteri, spazi inclusi. La vostra è stata una delle guide più esaustive. Grazie infinite.
    Rebecca

    1. Cara Rebecca,
      sappiamo bene quanto possa risultare complesso!
      Considerato quanto hai appena scritto, ti consiglieremo di soffermarti bene sulle 5W (chi, cosa, come, dove e perché).
      Cerca di mostrare in modo sintetico e chiaro come avvengono gli omicidi, chi indaga, chi è il serial killer e, soprattutto, di mostrare cosa rende unico e originale questo intreccio 🙂

      Detto questo, non possiamo che ringraziarti di cuore per le belle parole!
      Siamo davvero felici che la guida vi stia piacendo e tornando utile 🙂
      Buona scrittura!

  2. La sinossi e rivolta ai professionisti dell’editoria ed e un riassunto ragionato dell’opera, in grado di dare una visione d’insieme, senza tralasciare i dettagli fondamentali, e che di solito va redatta alla fine del processo di scrittura dell’opera. Ma e proprio questo il punto. Se non sei capace di riassumere l idea di fondo del tuo romanzo, esaltandone i punti di forza e le peculiarita, forse hai un problema piu grande di non saper scrivere la sinossi. Forse tu stesso non hai capito bene di cosa parla la tua storia, il tema del tuo romanzo.

  3. Nella sinossi bisogna scrivere qual è il genere dell’opera? La sinossi deve spiegare nel dettaglio gli avvenimenti del libro e i colpi di scena, ovvero raccontare cosa succede prima, durante e dopo?

    1. Il linea teorica il genere è sempre implicito all’interno della sinossi.
      Questa non deve raccontare nel dettaglio, ma deve riportare tutti gli eventi principali necessari a comprendere la trama e la sua forza.

    1. Le consigliamo di non prendere in considerazione il numero di parole.
      In editoria, l’unità di misura standard è la cartella, pari a 1.800/2.000 battute (caratteri spazi inclusi).
      Le consigliamo, quindi, di scrivere una sinossi di massimo 2.000 battute.

  4. Grazie per le preziose informazioni . Volevo chiedere quali caratteristiche deve avere la sinossi di un’autobiografia.
    Grazie

    1. Gentile Angelo,
      esattamente le stesse di qualsiasi altro libro 🙂
      Dalla sinossi di un’autobiografia è necessario emerga in modo forte la ragione per cui un lettore dovrebbe trovare interessante la biografia dell’autore. Sarà necessario, quindi, focalizzarsi sugli eventi più importanti e interessanti e sulle conseguenze che questi hanno causato.
      Più che in altre tipologie di manoscritto mi soffermerei sul cercare di far comprendere la validità narrativa della storia che vuole raccontare.

  5. Caro Alvise,
    cosa fare quando i protagonisti sono molti e si muovono in un intero mondo allontanandosi sempre più l’uno dall’altro? Applicare la regola delle 5 W diventa complicatissimo.
    Grazie mille in anticipo!
    Alessandra

    1. Ciao Alessandra,

      in quel caso ti consiglierei di soffermarti sulla storia principale, più che sul modo con cui i personaggi la mandano avanti.
      Romanzi come Il Signore degli Anelli o L’ombra dello scorpione, ad esempio, potrebbero avere sinossi anche ben più brevi di una cartella.
      Quello che è fondamentale è che dalla sinossi emerga la forza dell’idea e l’originalità della storia.
      Il trucco è capire quali siano gli elementi vincenti del tuo romanzo, quelli che lo differenziano dalle restanti opere.

  6. Salve, ho un dilemma:Non riesco a scendere sotto le 2339 battute(spazi inclusi). Sarebbe una sinossi comunque accettabile?Altra domanda: La sinossi deve essere scritta nello stesso stile del romanzo?Grazie

    1. Senza averla letta è difficile darti una risposta 🙂
      Io ti consiglio comunque di restare nelle 2000 battute.
      Ho visto romanzi di 500 cartelle splendidamente riassunti in 1800 caratteri.

      Per quanto riguarda lo stile, consiglierei di no.
      La sinossi assolve obiettivi ben diversi dal manoscritto, quindi deve essere più “funzionale” che “raffinata”.
      Questo non significa, però, che debba essere scritta male.
      Tutti i libri che abbiamo pubblicato avevano sinossi chiare, efficaci e ben scritte che facevano comprendere la maturità dell’autore.

      Prenditi anche un mese per scriverla: l’importante è che sia perfetta 😉

  7. Salve Alvise, prima di tutto la voglio ringraziare per questo articolo. Per molti, compresa me, la sinossi è un grande passo da fare, ma grazie ai suoi consigli utili sicuramente sarà molto più semplice portarla a termine. Ma sicuramente, secondo me, la cosa più importante è portare a termine un romanzo in cui il protagonista abbia un profondo cambiamento interiore che lo porterà a superare il conflitto. In attesa di altri articoli utili come questo le faccio i miei complimenti per il suo lavoro

  8. Buona sera sig. Alvise, grazie mille per la sua spiegazione esaustiva e comprensibile. Le chiedo come posso scrivere la sinossi di una raccolta di storie completamente diverse tra loro. L’unica cosa che le accomuna è il fattore tempo e una discreta ironia. Le prime raccontano di un tempo passato, un amarcord non retorico, le seconde raccontano il presente per poi terminare con delle storie di un possibile futuro. La ringrazio per il tempo dedicatomi. Chissà forse anche a settant’anni potrò realizzare un sogno.

    1. Gentile Maria,

      l’idea migliore sarebbe quella di presentare in poche righe l’antologia e cosa collega tutti i vari racconti.
      Poi sarebbe da destinare alla sinossi di ogni racconto un paio di righe (dipende, chiaramente, dalla loro lunghezza).
      Se, però, non ha ancora pubblicato nulla, le sconsiglio vivamente di iniziare da una raccolta di racconti, perché in Italia vendono (e pubblicano) solo quelle di autori affermati.
      Selezioni bene le CE a cui inviare l’antalogia!

      Buona fortuna e buona giornata 🙂

  9. Buongiorno Alvise, ho scritto un libro/guida sull’importanza della respirazione e sui suoi effetti. In un caso come questo come potrei scrivere una sinossi?
    Grazie mille

    1. Gentile Elena,

      per quanto riguarda manoscritti di questo tipo, la proposta editoriale viene generalmente effettuata in modi diversi.
      La maggior parte delle case editrici che pubblicano manualistica (o similari) lo fanno ricevendo pitch del libro e curriculum dell’autore.
      In questi casi, infatti, le competenze e l’autorevolezza del professionista sono fondamentali, più della qualità della sua scrittura.
      Le consigliamo di dare un’occhiata ai siti delle case editrici che pubblicano manuali simili a quello che vuole pubblicare e studiare i differenti tipi di proposta e invio.

  10. Una guida alla sinossi semplice ma esaustiva e una cura e rispetto per gli aspiranti scrittori che emerge dalle dettagliate risposte

  11. Buonasera
    Vorrei avere una informazione: nella vostra scheda tecnica per la presentazione dell’opera è richiesta la sinossi del singolo libro in una cartella e, nel caso sia una saga, dell’intera opera all’interno di due cartelle. Si può proseguire la sinossi della saga dal secondo libro in poi, o è meglio compattare il tutto in un’unica sinossi?
    Vi ringrazio in anticipo

    1. Gentile Gabriele,

      nel nostro caso, è preferibile che la sinossi della saga preveda gli eventi nella sua interezza.
      Grazie mille e buona scrittura,

  12. Ti ringrazio, sei stato molto chiaro. Non sembra facile, ma spero di farcela. Magari te la faccio leggere ☺️🙂. Comunque grazie molte.

  13. Grazie per i preziosi consigli. Mi piacerebbe approfondire il tema? Citerebbe le fonti oppure mi consiglierebbe dei testi in cui si affronta in maniera storica o tecnica l’argomento? Anticipatamente ringrazio.

  14. Ti ringrazio per i preziosi consigli, devo solo fare una sinossi per tesi magistrale, però ho voluto documentarmi bene per renderla più efficace, devo dire che sei stato chiaro e sintetico.
    Grazie ancora
    un saluto
    Gea

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